Quando la materia si trasforma in arte

Nei suoi quadri la materia viene tagliata, colorata, frammentata e poi pazientemente ricomposta. Il segno puro e raffinato è la sintesi di calma interiore e profondo interesse per la realtà.


Nocerino utilizza l’intarsio e l’acquerello su un particolare supporto, preparato con una sorta di stucco di polvere di marmo e pigmenti di colore.
Dipinge i colori su una superficie non ancora completamente asciutta, dove l’intarsio di paglia sembra una lente di ingrandimento casualmente puntata sull’acquerello.

La sua ricerca espressiva parte dall'osservazione e dalla rielaborazione delle opere dei maestri intarsiatori campani. Questi, nel Settecento, impiegando un materiale povero quale la paglia realizzavano minuziosi intarsi su supporti lignei, che venivano utilizzati per decorare e impreziosire oggetti d'arredamento.
Nocerino fa propria questa tecnica conferendole dignità artistica, superando il fatto decorativo per realizzare veri e propri quadri.

Dalle tarsie in sola paglia, realizzate con estremo rigore metodologico, passa a una particolare tecnica mista che utilizza paglia colorata e acquerello.
L'armonia compositiva emerge dall'equilibrio tra la particolarità e minuziosità delle parti in tarsie di paglia e la sintesi stilistica caratteristica dell'acquerello.

Le sue opere si armonizzano perfettamente con le splendide vedute della Costiera Amalfitana, con una leggerezza quasi musicale.